Ho avuto il piacere di tradurre in italiano Kansai Airport, un racconto fantascientifico e surreale di Patrik Sampler.
Riporto qui un brano del libro L'aeroporto di Kansai:
" In
tutte le direzioni si estende una monotonia di autostrade
multilivello a diciotto piani, rampe di uscita a spirale e
appartamenti grandi come scatole di scarpe stracolmi all'interno. Il
bucato è appeso fuori nella saturazione dei fumi di scarico: che
senso ha?
Immagino
un prodotto chimico che dissolva le moltitudini terrestri: insieme
alla melma chimicizzata, la maggior parte delle costruzioni umane
scivolerebbe nell'oceano. Ma Osaka è cemento, plastica e acciaio,
talmente distante dalla geologia che rimarrebbe in piedi sul livello
del mare come l'impianto idraulico di una casa di legno incenerita... "
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