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mercoledì 1 ottobre 2014

LIBRI A MOLLO: Presentazione di "La ferocia" di Nicola Lagioia


Martedì 30 settembre 2014Ultimo appuntamento di Libri a Mollo con la presentazione del nuovo libro di Nicola Lagioia, “La ferocia”, edito da Einaudi.


Carmelo Calì, ideatore e promotore della rassegna, si dice orgoglioso di chiudere con Lagioia questo ciclo di incontri.
Secondo Giordano Meacci, moderatore dell'evento, Lagioia “cambia scientemente voce” e sceglie di adottare con questo libro la terza persona per “raccontare la parte nera” dell'Uomo con la narrazione di una vicenda familiare.
Con rigore filologico Meacci ci parla di un'accezione meno conosciuta del sostantivo “feroce” che starebbe per “spavaldo, arrogante, fiero”, come lo si ritrova in Boccaccio. Questa quindi la “ferocia” che contraddistingue la Clara Salvemini del libro, nelle parole di Meacci, una “Mickey Sabbath filtrata da David Lynch”.
Inoltre, il termine ricorrerebbe in momenti importanti del libro, in cui rispettivamente si parlerebbe di “ferocia degli occhi”, “ferocia del popolo del sud” e del personaggio di Annamaria che sente già feroce la bambina nel suo ventre.
Degne di nota sarebbero anche “le parentetiche” di un testo che nell'affrontare l'enormità del Male si conferma un'opera d'arte vera.


Lagioia ci rivela di aver lavorato al libro per quattro anni e mezzo, un lasso di tempo in cui effettivamente la realtà è cambiata, “l'aria intorno a noi si è incattivita” e “la crisi è arrivata nel tinello domestico”: “la ferocia” sarebbe allora “il clima emotivo che circonda il romanzo”, secondo l'autore “uno stato di natura da cui crediamo di esserci emancipati e che ci viene a riprendere nei momenti di difficoltà”.
Con “La ferocia” l'autore fa anche i conti con la sua terra d'origine, la Puglia, che percepisce lontana e vicina al contempo ogni volta che vi fa ritorno. In questo senso, il romanzo sarebbe anche espressione di “una ferita con cui bisogna imparare a dialogare”.

Incuriosito da questa presentazione? Puoi acquistare il libro qui.

martedì 16 settembre 2014

LIBRI A MOLLO: Presentazione di "Come un respiro interrotto" di Fabio Stassi

Si è tenuta ieri sera alle 19 al Chioschetto di Ponte Milvio la presentazione dell'ultimo libro di Fabio Stassi “Come un respiro interrotto” all'interno della rassegna letteraria “Libri a mollo” patrocinata dal Municipio XV di Roma Capitale.

Dopo la lettura di una brano che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, ha preso la parola Nicola Lagioia, uno dei due moderatori dell'evento, secondo cui questo libro è per Stassi - “l'antitesi dello scrittore italiano ombelicale” - un ritorno a casa. Infatti, dopo aver parlato di Sicilia, Sudamerica e Stati Uniti, lo scrittore ambienta “Come un respiro interrotto” nella Città Eterna, di cui mette in evidenza la profonda trasformazione urbana e sociale che l'ha investita negli ultimi cinquant'anni. Per Lagioia, l'ultimo libro di Stassi è un'ode appassionata al “meticciato salvifico”: Sole(dad), la protagonista, cantante mai registrata che si esibisce nei locali romani, nasce infatti da famiglia siciliana traferitasi in Uruguay.

Giordano Meacci rintraccia invece nell'idea della “voce” la chiave di volta del romanzo e definisce i 26 capitoliche compongono il libro “26 forme di dispnea iterata”.

Altra questione su cui Meacci pone l'accento è l'“imperfezione” jazzistica fatta di “balbettii e imprecisioni” che Stassi sembra voler ricreare nella sua scrittura.

Fabio Stassi avalla quest'ipotesi e ci spiega che tutti i suoi libri in fondo parlano di assenze e della sensazione di aver perso qualcosa. In “Come un respiro interrotto” la sua aspirazione era descrivere “la voce dietro il sipario” di Soledad. In questo senso, il libro, un tentativo di scrivere jazzisticamente “fuori tempo”, è un “fallimento grande” sulla falsariga di quel desiderio di Coltrane di dare all'ascoltare l'impressione “di mettere il piede nel vano vuoto di un ascensore”.

Importante per Stassi è anche il tema della famiglia, una volta custode del culto delle storie e della musica, purtroppo destinata alla disintegrazione in questa Roma trasformatasi gradualmente in città per soli ricchi.



Per i prossimi appuntamenti con “Libri a mollo”: https://www.facebook.com/libriamollo

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