Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autrice.
quel cielo grigio -
la lunghezza del velo su labbra schiuse
tela di ragno -
un gemito di gocce
riempie l’alba
saldi invernali -
pozzanghere di panni nei grandi magazzini
capocchie di spillo -
dal formicaio corpi rossi e neri
caviglie sottili -
lungo il fiume ondeggiano i cipressi
la neve fitta -
lento andirivieni
di un lamento
vette innevate -
dalla parete strappo
l’ultimo poster
un po’ di spesa -
sulle caviglie nude
preme il gelo
morbidi suoni -
nel torrente autunnale
grumi di luce
scende la neve -
un tondo di condensa
sul vetro freddo
un mondo d’ombre -
affiora dallo stagno
l’alba riflessa
vento sferzante -
una coda di nubi
taglia la luna
il frigo vuoto trema nella notte -
convalescenza
dritto negli occhi -
l’eco dei nostri passi
sulla sassaia
sotto la vetta -
la targa scolorita
piena di fango
tosse stizzosa -
un rombo d’aereo
oltre le mura
sala d’attesa -
fra i colpi di tosse un moscerino
grata di ferro -
il calore lontano
d’una stanza celata
vecchi quaderni la primavera dei vent’anni
iridescenza -
un guizzo fulmineo dall’acqua quieta
notte lucente -
le pecore brucano l’erba dei sogni
gelo sottile -
la vernice dell’auto
in grosse falde
Silvia Bistocchi è nata nel 1982 nella accogliente campagna umbra. È amante della natura, del trekking e della scrittura, passioni che affianca al suo lavoro nella Pubblica Amministrazione. I suoi haiku sono apparsi in diverse riviste e blog di carattere internazionale. haikua
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