Mi sento assolutamente onorato di poter annunciare che sul numero di Ottobre della bella fanzine poetica Versante Ripido trovate quattro mie poesie (quella vincitrice del concorso "Nuovi luoghi della contemporaneità" più altre tre) e un'intervista al sottoscritto a cura di Paolo Polvani. apsv
Segue un estratto:
Come si è sviluppato il tuo percorso poetico?
Su quali temi è soprattutto incentrata la tua poesia?
Difficile ricordare quando ho iniziato a
scrivere poesie vere e proprie, credo verso i sedici anni. Allora
scrivevo in maniera molto istintiva con risultati alterni, forse in
maniera troppo prosastica. In seguito ho optato per l’uso di una lingua
più scarna e precisa, con punteggiatura minima, forse anche per
influenza della grandissima Jolanda Insana, degli haiku e di
tanta altra poesia contemporanea. Ultimamente, in seguito alla
traduzione di alcune poesie di Paul Van Ostaijen, tendo a utilizzare
versi dissestati in cui comunque mi sforzo di evitare le sbavature. Ci
sono casi in cui c’è piena ispirazione e la poesia riesce subito;
altrimenti va costruita e perfezionata. Credo che una costante della mia
produzione in versi sia un certo retrogusto amarognolo.
Su quali temi è soprattutto incentrata la tua poesia?
Tutto e niente, sulla vita, sulle
persone, sull’atroce realtà del pendolarismo, su quella cosa che alcuni
definiscono superficialmente “amore”, sull’urgenza di buttarsi a
capofitto in un’esperienza nuova [...]
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