venerdì 29 novembre 2024

Recensione: "Narciso nero" (1947)

** Riprongo qui una recensione pubblicata in origine sul sito di FilmTv dopo che un altro utente l'ha definita l'unica "obiettiva" **

In effetti non vediamo "l'arrivo" delle sorelle a Mopu (immagino che sarebbe stato troppo uguale all'"andata" e si è preferito evitare due scene pressocché identiche.)

Appena fa la sua comparsa il signor Dean, cominciano i primi battibecchi sintomatici (gli spettatori più scafati percepiranno la tensione erotica e intuiranno già dove si vuole andare a parare.)

Nella prima parte del film non succede moltissimo: capiamo il disagio delle sorelle, la loro improvvisa perdita della vocazione (i flashback erano così necessari? forse ne bastava uno) ma sembra tutto meno grave di quanto ci si vorrebbe far credere (del tipo: e allora? smettete la tonaca e adieu).

Parallelamente, assistiamo alla storia slegata del principino ultrafashion pro-Cristo e dell'orfana che con due moine lo "riduce suo schiavo".

Poi, però, improvviso e imprevedibile, il dramma: Suor Ruth (cioè, quella acidina e poco considerata) smette veramente la tonaca, indossa un abito rosso sfavillante (ah, capelli rossi, abito rosso, rossetto rosso: tre volte peccaminosa) e cede completamente alla voglia ritrovata (ma Dean si rivela uomo tutto d'un pezzo e rifiuta.)

Non ancora soddisfatta, la diavolona tenta di ammazzare Madre Cordlagh (doveva proprio suonare la campana in quelle condizioni? Io la vedevo giù anche senza l'ausilio della collega.)

Ecco, ho avuto un po' l'impressione che in questo film cominci a succedere veramente qualcosa solo verso la fine e proprio allora tutto accade in fretta (è voluto? non è voluto? è la conseguenza naturale della trasposizione del libro che probabilmente poteva permettersi un più ampio respiro?) In questo senso, vedo poco il crescendo di tensione che immagino si volesse ottenere.

Molto bella l'ambientazione (che colori sfavillanti!) e molto azzeccate alcune luci che vogliono richiamare l'atmosfera selvaggia e 'pagana' del luogo.

Sulla trama

Voglio ed esigo la biografia del santone, per me la figura più intrigante e sottovalutata di tutta la vicenda.

Cosa cambierei

Si parte con l'idea che le suore non ce la faranno mai e infatti poi non ce la fanno. Allora tanto valeva che se ne stessero a casa. No?

 

***

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